CIO OSTEOPATIA
L'Osteopatia

L'Osteopatia

L'osteopatia è una medicina preventiva, che ha l'obiettivo di ottenere e mantenere l'equilibrio del sistema nervoso, circolatorio ed osteoarticolare.
A differenza della medicina tradizionale allopatica, che concentra i propri sforzi sulla ricerca ed eliminazione del sintomo, l'osteopatia lo considera come un campanello d'allarme e mira all'individuazione della causa alla base del sintomo stesso.

Negli anni, la collaborazione tra osteopatia e medicina tradizionale è andata sviluppandosi e rafforzandosi. Sempre più spesso, infatti, l'osteopata si confronta e collabora con medici generici e specialisti, sia nell'approccio al paziente sia nei progetti di ricerca.

Si avverte una certa confusione nel distinguere tra il ruolo dell'osteopatia e quello della fisioterapia. In realtà si tratta di due discipline distinte, che operano in campi differenti ma complementari.

Compito della fisioterapia è riabilitare il paziente dal punto di vista motorio, ad esempio dopo un intervento ortopedico o nell'ictus a livello cerebrale. L'osteopatia, invece, ricerca la causa primaria dei disturbi manifestati dal paziente non limitandosi ad un trattamento settoriale. In alcuni pazienti può essere indispensabile intervenire sia con l'osteopatia sia con la fisioterapia.
I campi di applicazione sono molteplici: ad esempio quello pediatrico, ginecologico, sportivo e geriatrico. 





Chi è e cosa fa l'osteopata

L'osteopata deve possedere qualità umane, conoscenza scientifica, consapevolezza del lavoro che svolge e padronanza dell'arte dell'uso delle mani. L'osteopatia, dunque, è prima di tutto un'arte; l'arte del saper toccare il corpo umano, avvalendosi di approfondite conoscenze, non solo delle discipline mediche, ma anche della fisica, della filosofia, della scienza e della psicologia. Questo "tocco" diagnostico e terapeutico si rivolge a bambini nati da pochi minuti come ad anziani in età molto avanzata. Infatti, in ogni fase della vita, quando l'equilibrio è perturbato, l'osteopata può essere una risorsa..

In condizioni di stress, che può generare insonnia, coliti e cervicalgia, l'osteopata analizza il "terreno" sul quale si sono creati questi sintomi e, con il suo abile tocco, va a stimolare l'energia vitale del paziente, che così troverà la condizione per auto-guarirsi.

Per l'osteopata, la prima seduta con il paziente è importantissima. Quest'ultimo si presenta spinto da una problematica e, attraverso una prima conversazione, l'osteopata cerca di ottenere un quadro completo della sua storia clinica attraverso domande di rito quali età, attività fisica, tipo di professione, traumi, interventi chirurgici, malattie importanti accertate (come ad esempio: diabete, reumatismi, ipertensione), ma anche investigando su stile di vita, abitudini alimentari, qualità del sonno, stress, traumi psicofisici importanti e il tipo di parto con cui è nato.

Terminata questa prima fase verbale conoscitiva, si procede all'indagine manuale. La mano dell'osteopata deve agire con sensibilità, intuito e conoscenza, per interpretare ciò che il tessuto esprime e individuare le tecniche più idonee e il numero di sedute necessarie per affrontare e superare la problematica. Quindi, quando pensiamo all'osteopatia, non dobbiamo immaginare manipolazioni grossolane, rumorose o spettacolari; al contrario, la mano dell'osteopata dapprima "legge" il tessuto così come esso si presenta e, successivamente, restituisce benessere psichico e fisico al paziente attraverso uno o più gesti svolti in modo delicato e non invasivo.





La storia

L'Osteopatia nasce negli Stati Uniti grazie alle intuizioni del dottor Andrew Taylor Still (1828-1917), che nel 1874 ne enuncia i principi e nel 1892 fonda l'American School of Osteopathy, ossia la prima scuola di Osteopatia al mondo.

Medico di formazione classica, Still fu tra i primi a capire le relazioni fra l'equilibrio funzionale delle strutture corporee e la salute. Egli si distaccò dalla medicina tradizionale della sua epoca, che, essendo medico, aveva avuto modo di studiare approfonditamente, e strutturò in maniera logica ciò che i medici delle antiche civiltà e del rinascimento avevano già intuito, dando forma a questa nuova disciplina e creando una fusione tra metodo e rigore scientifico (lo studio e la conoscenza approfonditi dell'anatomia) e concezione filosofica olistica dell'uomo.

Still comprese che l'equilibrio proprio della salute passa attraverso l'equilibrio della struttura osteoarticolare, in relazione all'armonia del sistema nervoso, muscolare e circolatorio.
Oggi è possibile confermare svariati aspetti delle teorie originali di Still, in quanto l'esperienza clinica ne dimostra ampiamente l'efficacia. Il primo riconoscimento ufficiale dell'Osteopatia è avvenuto negli Stati Uniti, durante la presidenza di Theodore Roosvelt, che si avvaleva della terapia osteopatica.





La diffusione dell'osteopatia in Europa e in Italia

In Europa, la disciplina osteopatica iniziò a diffondersi agli inizi del XX secolo con J. M. Littlejohn, che nel 1917 fondò la prima scuola britannica di Osteopatia. Il riconoscimento inglese avvenne però soltanto nel 1993.

L'Osteopatia è stata successivamente riconosciuta anche in Francia e proprio lì sono state poste le basi per la sua diffusione in altri Paesi europei, tra cui, nei primi anni Ottanta, l'Italia. L'osteopatia è stata riconosciuta in Italia come professione sanitaria con la legge n.3/2018.