L'IMPORTANZA DELL'ESAME RADIOLOGICO NEL TRATTAMENTO DI TERAPIA MANUALE -La diagnostica per immagini quale strumento nel trattamento delle patologia e dei disturbi del rachide: Aiuto o Distrazione?

L’approccio diagnostico nell’ambito della terapia manuale ed osteopatica è estremamente soggettiva e per questo motivo ne viene sempre messa di più in discussione l’affidabilità.
Oggigiorno i pazienti che presentano disturbi muscoloscheletrici sono soggetti a screening strumentali radiologici che vengono riportati in sede di approccio terapeutico.
Da qui l’importanza di interpretare tali esami in chiave funzionale. Questo è ormai appurato in chiave di inquadramento diagnostico, aspetto basilare in questo momento storico di regolamentazione e inquadramento legislativo della professione.
Saranno inoltre presentate delle proposte di indicazione anche in chiave terapeutica, sia come razionale, che come approccio tecnico.
In questo seminario saranno unite le competenze di un esperto tecnico radiologo (con lunga esperienza clinica ospedaliera) ma che è anche osteopata e quella di un esperto terapeuta/osteopata e fisioterapista con più di 40 anni di esperienza clinica.
Sarà posta l’attenzione sui limiti cui potrà andare incontro il terapeuta in assenza di tali esami strumentali. Ma sarà rimarcato soprattutto quello che dovrebbe, secondo gli autori, essere il comportamento responsabile di un
osteopata in presenza di determinati quadri clinici e radiologici. Non sempre questi reperti vanno di pari passo, sia in un senso che nell’altro.
Questo incontro verterà fondamentalmente sulle problematiche del rachide: soprattutto verrà posta attenzione alle informazioni che si possono ricavare attraverso l’esame radiologico e l’RMN a livello di limiti di intervento e come integrazione nel processo di cura secondo il concetto di forma – funzione.
Tutto questo verrà svolto in relazione ai nuovi sviluppi giuridici della professione osteopatica che sta entrando ufficialmente nel mondo sanitario, valutandone i vari aspetti e inquadrando la possibilità da parte dell’osteopata di consultare un esame radiologico.


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